giovedì 28 novembre 2013

AGNESI, ULTIMO ATTO

  Sul sito dell'Agnesi è ancora lì. Lo sky-line di Calata Cuneo in primo piano, la banchina di Oneglia a un passo dallo stabilimento della pasta. Seppure ritoccata perchè a Colussi piaceva così senza il grigio grattacielo che nella realtà si erge -eccome- sullo sfondo delle case; un colpo di gomma e via,  una veduta da cartolina ideale per la sua pubblicità. E' ancora li la bella-Oneglia-laboriosa mentre sui nuovi pacchi di pasta sta già sparendo, in sordina, come a dire che il polo industriale imperiese rigetta senza troppi convenevoli la sua storica territorilità. Nuove strategie aziendali e nuovi dispccupati, a strettissimo giro. I dipendenti dell'Agnesi pronti a fare i bagagli. Dal ministero c'è gia il via libera alla cassa integrazione per 28 di loro. Ma i posti a rischio sono 37 fa sapere la cgil: si devono contare altre 5 lavoratori interinali e 4 dipendenti di una cooperativa addetti a manutenzione e pulizia del mulino. Una batosta per tutto l'indotto locale che non esclude la portualità.  Si sollecita da piu parti un' azione forte della politica locale, i sindacati chiedono un faccia a faccia con i gruppi maggiornaza e opposizione, dal Comune si fa sepere che di Agnesi si discuterà nella prossima seduta di consiglio con un ordine del giorno starordinario. Bastera? 12 milioni di debito del marchio già nel 2012, 70 dipendenti licenziati nello stabilimento di Fossano. Non sono in pochi oggi a pensare che si sia omai fuori tempo massimo per correre ai ripari.