venerdì 30 novembre 2012

L'INFERNO IN SCALA RIDOTTA

Ha impiegato sei mesi per finirlo. Con 300 stecchini ha realizzato il pavimento, con il legno e il cartone ha costruito i tre letti, gli armadietti, con il fondo di due cucchiaini di plastica ha creato il lavandino e il wc. Ci ha messo pure un frigo e il piano cucina rivestito di domo-pack. È perfetta, una miniatura certosina che ricrea perfettamente lo spazio in cui vive. Una scatola che riproduce una stanza di tre metri per quattro, con i posters alle pareti, le confezioni di cornflakes, la biancheria piegata negli armadietti. Ma la porta e' strana, blindata. E allora guardi bene. Le finestre sono quasi cieche e hanno le sbarre e allora non sorridi piu'. Quello che hai davanti non e' una casa per le bambole ma il modellino di una cella in miniatura, la cella 313 del carcere di sanremo. A realizzarla un detenuto che l'ha donata alla direzione del carcere. Possiamo immaginare il biglietto :"Benvenuti, vi regalo il mio inferno. "

( Casa circondariale di Sanremo: 360 detenuti su 209 previsti sulla carta. Carenza di personale che sfiora il 40 per cento: 180 agenti, ne mancano almeno 80. E questa e' la carta d'identità di quasi tutte le carceri italiane. )

Nessun commento:

Posta un commento